CHI L’HA VISTO?

Il dipinto, di grandi dimensioni e “coloratissimo” (Ugo Nebbia, La prima mostra delle Nuove Tendenze a Milano, in “Rassegna d’Arte Antica e Moderna”, Milano, a. VII, vol. XIII, n. 77, maggio 1914­­ ), fu esposto alla prima mostra di Nuove Tendenze, che si aprì alla Famiglia Artistica di Milano nel maggio 1914. Carlo Erba era, insieme con Leonardo Dudreville, Achille Funi e Antonio Sant’Elia, tra i fondatori del gruppo “parafuturista”, e in quell’occasione era rappresentato da ben 9 opere e un testo di poetica in catalogo.

Una nota manoscritta di Bianca Erba Pino Lecce, tracciata al retro della fotografia, riferisce che il quadro è stato esposto a Roma alla Confederazione artisti e da questa venduto a un collezionista americano. Lo storico e critico d’arte Enrico Crispolti ha definito l’opera “una delle testimonianze più importanti del movimento futurista”, se mai fosse stata ritrovata.

SULLE TRACCE DEL FUTURISMO

TULLIO CRALI, artista futurista, declama il “Bombardamento di Adrianopoli”, parole in libertà tratte da “Zang Tumb Tumb” di F.T. Marinetti. Estratto video da “SULLE TRACCE DEL FUTURISMO 1979-2009”, documentario sul Futurismo. Coprodotto dall’Archivio Carlo Erba con L’Assessorato delle Politiche Culturali e della Comunicazione, in occasione del centenario della nascita del Futurismo (1909-2009). Presentato in anteprima presso il Palazzo delle Esposizioni a Roma per l’inaugurazione dei festeggiamenti.

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